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Che cos’è il decadimento cognitivo? Cos’è la demenza? Il decadimento cognitivo è la perdita di una o più funzioni cognitive, ovvero quelle capacità che ci permettono di percepire il mondo intorno a noi e di relazionarci con gli altri (ad esempio apprendimento e memoria, linguaggio, funzioni esecutive, funzioni percettivo-motorie, attenzione e cognizione sociale). A volte, un cambiamento del comportamento e/o dell’umore può essere invece il primo sintomo di un decadimento cognitivo. Sotto il profilo clinico, quando la perdita è di entità tale da interferire in maniera significativa con lo svolgimento delle attività della vita quotidiana e con l’inserimento occupazionale e sociale della persona, si parla di demenza.
In questa pagina parleremo di:
Principali malattie e demenze che comportano un decadimento cognitivo Diagnosi Terapie
Quali sono le principali malattie che comportano un decadimento cognitivo? E le principali forme di demenza? Il declino cognitivo lieve (mild cognitive impairment, MCI) è un deficit cognitivo superiore rispetto a quello che ci si aspetterebbe in base all’età e che tuttavia non compromette totalmente (come invece nella demenza) l’autonomia del soggetto nelle attività del vivere quotidiano. La prevalenza risulta essere compresa tra il 15 e il 20% negli adulti di età superiore ai 60 anni. Il tasso di conversione da MCI a demenza è stimato essere tra l’8% e il 15% annuo; si tratta quindi di un quadro clinico da identificare e trattare precocemente. Tra le demenze, va ricordato che all’incirca l’11% delle forme sono potenzialmente reversibili, se sottoposte ad un adeguato trattamento, dato fa capire l’importanza di una corretta diagnosi. Queste forme sono conseguenza di altre malattie o disturbi di varia natura, ad esempio disturbi cognitivi secondari a depressione, a cause metaboliche, infiammatorie, infettive, neoplastiche, all’effetto di farmaci o sostanze, a traumi. Le demenze irreversibili rappresentano le forme più frequenti e comprendono le demenze degenerative primarie (malattia di Alzheimer, demenza fronto-temporale, demenza a corpi di Lewy), la demenza vascolare, e le demenze che compaiono in corso di diverse altre malattie neurologiche (ad esempio la malattia di Parkinson).
La malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer si caratterizza per:
90% tipica: disturbo della memoria episodica; 10% atipica: disturbo del linguaggio caratterizzato da anomie e deficit di ripetizione (afasia primaria progressiva logopenica), anomalie comportamentali associate a deficit delle funzioni esecutive (malattia di Alzheimer frontale), disturbo dell’elaborazione visiva (atrofia corticale posteriore). La demenza fronto-temporale La demenza fronto-temporale si caratterizza per:
alterazione del comportamento sociale e della personalità in particolare apatia e disinibizione; disturbo del linguaggio; disturbo delle funzioni esecutive. La demenza a corpi di Lewy La demenza a corpi di Lewy si caratterizza per:
fluttuazioni del livello d’attenzione; allucinazioni visive; disturbi motori simili alla malattia di Parkinson.
Come avviene la diagnosi? Il decadimento cognitivo può essere diagnosticato a seguito di un’anamnesi medica e di una valutazione complessiva dei dati clinici, neuropsicologici, di marcatori morfologici (TC encefalo,, Risonanza Magnetica cerebrale, FDG-PET encefalo) o di patologia (analisi del liquido cerebro-spinale, PET amiloide), soprattutto se fatta nelle fasi precoci della malattia, quando la compromissione cognitiva e funzionale non è ancora avanzata. La diagnosi precoce è fondamentale in particolare per le forme di demenza reversibili, perché permette l’intervento tempestivo.
LA VISITA Oltre all’inquadramento clinico ambulatoriale specialistico, si può eseguire una valutazione neuropsicologica specifica attraverso la somministrazione di una serie di batterie e di test utili per valutare la compromissione dei diversi domini cognitivi, oltre a scale per i disturbi del comportamento e il grado di compromissione che il declino cognitivo produce sulla vita quotidiana. Laddove indicato, è possibile essere indirizzati presso in istituti specializzati per approfondimenti con metodiche diagnostiche avanzate (Risonanza Magnetica 3 Tesla, dosaggio marcatori di neurodegenerazione liquorali, analisi genetiche).
Quali sono le terapie? Il trattamento della demenza viene identificato sulla base delle evidenze ottenute, e a seconda della particolare forma. Purtroppo al momento non sono disponibili cure in grado di arrestare il decorso della malattia per le forme irreversibili, come la malattia di Alzheimer, ma alcune terapie farmacologiche possono alleviarne e temporaneamente i sintomi.
LE TERAPIE Oltre alle terapie indicate, è possibile eseguire la riabilitazione cognitiva sia in presenza che in modalità di teleriabilitazione.